Venerdì 10 ho avuto modo di partecipare alla presentazione ufficiale del nuovo elettrotreno regionale "Donizetti" di Trenord,
e naturalmente mi sono tirato dietro la bici, stavolta la Bianchina di mia moglie perchè non avevo sotto mano la mia Vitesse, per fare le mie prove di ingombro, che hanno avuto un esito complessivamente positivo.
Diciamo subito che il treno è "nuovo" fino a un certo punto, perchè si tratta di un'evoluzione "a misura di Lombardia" del già noto Pop di Trenitalia
http://www.bicipieghevoli.net/index.php/topic,11268.0.htmlma siccome le modifiche hanno riguardato anche l'arredamento interno le differenze sono interessanti.
Partiamo dall'inizio: come sul Pop, purtroppo lo spazio fra gli schienali non è sufficiente, nè in prima
nè in seconda classe.
Però, a differenza di altri treni, sul Donizetti è piuttosto agevole infilare la bici piegata
sotto i sedili, senza rischio di interferenza con lo scatolotto giallo delle prese elettriche (220 V e USB), quanto meno con le bici in cui il manubrio si piega all'interno del telaio; per bici un po' più ingombranti come Tern e Tilt non garantisco, ma ci sono varie altre possibilità.
Innanzitutto sulle due carrozze d'estremità sono previsti ampi spazi per le bici "normali", collocate in posizione orizzontale, non appese, due per lato, in totale otto per treno.
Sul treno esposto non c'era alcun tipo di fissaggio, ignoro se verranno installate in un secondo tempo le rastrelliere, in ogni caso in tutto quello spazio, se libero, le pieghevoli ci ballano abbondantemente...
Inoltre ci sono alcuni altri angolini utili che ho cercato di documentare, facendo riferimento alla pianta del treno
nella quale ho segnato un tratto rosso per simboleggiare la bici e per meglio identificare le singole carrozze ho aggiunto la numerazione che si può leggere sulle fiancate (le cifre significative ai nostri fini sono
204, che identifica il modello di treno, e le tre successive, che vanno rispettivamente da 001, 251, 501 e 751 in su.
Nele due carrozze d'estremità (
0xx e
7xx), oltre agli spazi per le bici non pieghevoli, un altro angolo comodo è al piano rialzato dietro lo schienale del primo sedile sulla sinistra
Sul lato opposto c'è un estintore, quindi meglio non appoggiarci sopra una bici...
Proseguendo, sulla seconda carrozza (
2xx) che è quella attrezzata per le persona a ridotta mobilità, riconoscibile per i pittogrammi sulle porte e il pantografo sul tetto, oltre agli ovvi spazi per le sedie a rotelle quando non utilizzati, una o forse due bici potrebbero stare sotto gli "appoggi lombari" nel corridoio accanto alla ritirata attrezzata
le cui ampie dimensioni permettono di portarsi tranquillamente appresso la bici in caso di... bisogno.
Altri due spazi si trovano sulla stessa carrozza in corrispondenza di due sedili ribaltabili, peraltro collocati in posizione un po' infelice tra il vestibolo e uno schienale, senza finestrino, quindi non molto appetibili.
Altri due posti uguali, disposti specularmente, si trovano sulla terza carrozza (
5xx), che offre ancora due opportunità: vicino a un sedile ribaltabile lungo la parete del corridoio accanto alla seconda ritirata (questa è di tipo normale, più piccola della prima)
e infine in un perfetto spazio per bagagli fra la ritirata stessa e uno schienale.
Nell'insieme, quindi, le possibilità di portare con sè la bici senza dar noia a nessuno e con una ragionevole certezza di trovare uno spazio sicuro non sono poche.
La domanda che i ciclopendolari lombardi si staranno facendo è: sì, ma dove li trovo questi treni?
I primi due sono entrati in servizio domenica e le consegne sono previste al ritmo medio di due al mese (31 treni in totale, di cui circa metà in servizio entro quest'anno) e le prime linee saranno Bergamo-Brescia e Brescia-Cremona: successivamente il raggio d'azione si estenderà a Cremona-Treviglio e Treviglio-Bergamo; sono tutte linee su cui attualmente circola materiale ormai anziano e un po' logoro, la cui sostituzione era ormai indifferibile.
In previsione delle Olimpiadi invernali è in programma l'acquisto di un'altra ventina di treni destinati alla linea della Valtellina, ma per quelli ci vorrà un po' più di pazienza.
Buon viaggio a tutti!
Vittorio