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Autore Topic: Torino - notizie  (Letto 109345 volte)

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Offline NessunConfine

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Re:Torino - notizie
« Risposta #120 il: Giugno 08, 2013, 07:45:40 pm »
[Torino] L'autobus ritarda di 15 minuti? Rimborso di 3 euro



Se il bus o il tram sono in ritardo il Comune di Torino rimborserà i viaggiatori con un buono da tre euro per comprare nuovi biglietti. Gli indennizzi sono previsti da un'intesa tra Comune, azienda trasporti e sei sigle di associazioni consumatori che stabilisce i limiti a seconda del tipo di mezzo utilizzato.
Sui ritardi dei mezzi pubblici, Torino arriva in anticipo. Se il tram è troppo lento, se l'autobus si perde nel traffico cittadino, il passeggero potrà non solo lamentarsi ma pretendere il risarcimento: tre euro, non in contanti ma in un buono utilizzabile per tornare a viaggiare. È una novità assoluta, prima città in Italia a rompere un tabù, a disinnescare l'ossessione principe degli italiani. Gli autobus sono sempre in ritardo così come non c'è più il clima di una volta. Gli indennizzi (come per treni o aerei) sono previsti nella nuova «Carta della mobilità» appena siglata dal Comune, dall'azienda dei trasporti (la Gtt) e da sei sigle di associazioni dei consumatori. I risarcimenti si potranno chiedere se il ritardo nei «bus a intervallo» supera 15 minuti, se va oltre 30 in quelli «a orario», oppure se un tram sfora i 45 minuti. E ancora, se dopo un'ora dall'interruzione della linea metropolitana non si vede ancora un mezzo sostitutivo. È solo un primo tassello. Casi e dettagli dovranno essere migliorati e per questo si metteranno al lavoro anche i professori del Politecnico. L'assessore comunale ai Trasporti, Claudio Lubatti, è soddisfatto: «Mi hanno già chiamato tre colleghi di città metropolitane. Volevano saperne di più, sono pronti a riproporre lo stesso modello». L'assessore insiste sul «rapporto di fiducia che si deve instaurare tra il pubblico e il privato, tra chi eroga un servizio e chi ne usufruisce. In un periodo come questo non possiamo pretendere sacrifici e nello stesso tempo non impegnarci anche partendo da questioni così complicate».

Va subito detto che il meccanismo va messo alla prova. Potrebbe essere un po' farraginoso e complicato presentare il ricorso per ottenere «appena» tre euro, peraltro con un buono di «natura compensativa». Intanto i ritardi devono essere imputabili alla società dei trasporti (quindi non in caso di manifestazioni improvvise o incidenti stradali) e «sono esclusi dall'indennizzo i provvedimenti di deviazione di linee». Il reclamo poi va fatto subito (non oltre 5 giorni) e per iscritto, via posta elettronica o fax. E qualora la Gtt lo contesti si attiva una più lunga procedura di «conciliazione paritetica».
«È comunque già un risultato importante - osserva l'avvocato Paolo Serra, coordinatore del servizio legale del Codacons Piemonte che ha contribuito al raggiungimento dell'intesa -. Adesso l'obiettivo è l'allargare i casi possibili. Tanto per fare un esempio, quando si viaggia al caldo senza aria condizionata. La speranza è che si avvii un percorso virtuoso che coinvolga anche altre realtà».

Torino con quasi novecentomila abitanti è una grande città, ma certo non ha le dimensioni di Roma o Milano. O il caos di Napoli o Catania. Ogni anno utilizzano i mezzi della Gtt 240 milioni di passeggeri, ogni giorno si muovono 1.141 bus e 213 tram, più la linea metropolitana. Nel 2013 la previsione è che solo nel 2,5% dei casi il ritardo vada oltre i dieci minuti. Un paradiso rispetto a città dove i cittadini trascorrono le giornate sotto le pensiline. «Tutta la mobilità a Torino - spiega l'assessore Lubatti - ruota attorno alla società di trasporto pubblico, dalla gestione dei semafori ai parcheggi. Questo rende più facile fare operazioni di questo tipo».Anche grazie alla progressiva informatizzazione. Calcolare i ritardi e riconoscere il rimborso sarà possibile con l'introduzione del biglietto elettronico, che traccia gli spostamenti del passeggero, e al potenziamento del sistema che permette di rilevare i mezzi pubblici e capire quando arrancano sulla tabella di marcia. E anche le associazioni dei consumatori immaginano segnalazioni online: video e foto scattate con gli smartphone per documentare i disagi in tempo reale.

Riccardo Bruno

Foto | http://www.provincia.torino.gov.it/
Fonte | http://www.corriere.it/cronache/13_giugno_08/bus-ritardo-rimborso_fb0e6876-cff4-11e2-9950-94356dc22e3e.shtml
Fonte 2 | http://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/torino_ritardi_mezzi_pubblici_rimborso/notizie/289470.shtml
Fonte 3 | http://www.lettera43.it/economia/macro/torino-se-l-autobus-ritarda-rimborso-di-3-euro_4367598171.htm
Fonte 4 | http://www.wakeupnews.eu/torino-3-euro-di-rimborso-se-lautobus-fa-ritardo/
GTT - Gruppo Torinese Trasporti | http://www.comune.torino.it/gtt/
GTT Torino - Edizione 2013 Carta Della mobilità (.PDF)| http://www.comune.torino.it/gtt/impegni/carta_della_mobilita_2013.pdf
Lorenzo - Tern Link P9

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Re:Torino - notizie
« Risposta #121 il: Giugno 16, 2013, 11:41:31 am »
[Torino 18/06/13] Conferenza "Piani urbani per una mobilità sostenibile"



A Torino, il 18 giugno, la 1° Conferenza annuale del Progetto PUMAS  - Planning Sustainable Regional-Urban Mobility in the Alpine Space.
Le conferenza, dal titololo “Piani urbani per una mobilità sostenibile - Verso una logistica urbana sostenibile”,  vedrà coinvolte quattro città (Lione, Torino, Copenhagen, Milano) che condivideranno opinioni ed esperienze sui SUMP e approfondiranno il tema della distribuzione urbana sostenibile delle merci.
La sessione pomeridiana sarà dedicata alla presentazione del Progetto Pilota di logistica urbana sostenibile della città di Torino, città capofila del network delle aree metropolitane nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto con il Ministero dei Trasporti.




Per informazioni e iscrizione (gratuita):
Iscriviti alla conferenza | http://pumastorino.eventbrite.com/
Consulta il programma | http://www.pumasproject.eu/news/1st-pumas-annual-conference-turin-italy-june-18th/

Fonte | http://www.ricerchetrasporti.it/1-conferenza-annuale-del-progetto-pumas/
Pumas Project http://www.pumasproject.eu/
Lorenzo - Tern Link P9

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Re:Torino - notizie
« Risposta #122 il: Luglio 10, 2013, 10:32:41 pm »
[Giaveno - Torino 13/07/13] A ruota libera, la staffetta in bicicletta



Appuntamento con lo sport,  con la bicicletta sabato 13 luglio 2013  in occasione della grande Notte Rosa, una serata speciale con i negozi aperti e lo shopping, con un super apericena a km zero nei locali e con protagoniste le due ruote.

Una passione quella per la bicicletta che accomuna molti, le famiglie con bambini, le giovane coppie, i bikers di tutte le età.

Per condividere in una grande festa  questo sentimento e per divertirsi in compagnia, la Città di Giaveno organizza  in collaborazione con lo Scott Valsangone Mtb Cicloescursionismo  una gara a staffetta a squadre su due ruote che si svolgerà  nella serata di sabato 13 con ritrovo alle ore 18.30 in  piazza Maritano.

La competizione che prenderà avvio alle 19.30  è  aperta a tutti,  il percorso si snoderà tra Viale Regina Elena e Piazza Maritano. Sono previsti  riconoscimenti diversi: ai vincitori della staffetta, al gruppo più numeroso, al gruppo con il partecipante più giovane, al gruppo con il partecipante più “grande” e  l’assegnazione di tanti altri gadgets e premi.

Sono invitati  i ragazzi e le ragazze del centri estivi, le famiglie, gli animatori per un appuntamento da non perdere e per vincere. Al gruppo più numeroso dei centri estivi sarà offerto il gelato.

La partecipazione è gratuita, è obbligatorio il casco e per le procedure assicurative è necessario per i minorenni l’accompagnamento dei genitori. E’ possibile aderire con la propria bicicletta, in alternativa saranno disponibili le bici del Bike Sharing.

“Sono sempre di più coloro che praticano la bicicletta, che a diverso livello si cimentano in prove ardite e in competizioni. Giaveno in questo ambito si sta affermando come centro delle due ruote, questo grazie  alle molte iniziative promosse da associazioni e gruppi e alla  possibilità di trovare sul territorio  molti itinerari e vie da percorrere. – Spiega il Sindaco Daniela Ruffino. – Questo sport piace molto alle famiglie e ai ragazzi, a maggio abbiamo organizzato una grande pedalata che ha avuto tantissime adesioni. Con questa e altre iniziative Giaveno è Città Europea dello Sport”.

Le iscrizioni  alla manifestazione “ A Ruota Libera” si effettuano  in piazza Maritano  prima della gara presso lo stand dello Scott Valsangone Mtb o durante la settimana presso l’Ufficio Turistico Comunale di piazza San Lorenzo 34 aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9,00 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 18,30; domenica dalle 10,00 alle 12,30,  contattando il numero 011.9374053 e scrivendo alla mail infoturismo@giaveno.it.

In piazza San Lorenzo – via Umberto I  i bikers  del “71 parallelo” artefici lo scorso anno dell’impresa in bicicletta da Giaveno a Capo Nord,  presenteranno la nuova avventura, il viaggio in Islanda, dal titolo “Nella terra dei ghiacci bollenti”. La partenza del gruppo è per il prossimo 17 luglio. Il quintetto per ben 21 giorni percorrerà le strade impervie e sterrate dell’isola e realizzerà dell’impresa un docu – film.

Piazza Maritano che sarà  il cuore della  Bike Night, ospiterà anche uno spazio dedicato alle “drift drike”, ovvero tricicli molto particolari sui quali sarà possibile fare delle prove e stand di biciclette e attrezzatura.

Ospite dell’evento Oliver Rege, il giovane giavenese detentore di record in bicicletta che eseguirà alcune dimostrazioni in piazza Maritano dopo la premiazione della staffetta e alle 23.00 si esibirà sulle “fontane” del centro cittadino.

Informazioni ed iscrizioni Ufficio Turistico Comunale.

Ufficio Stampa della Città di Giaveno
Contatti: Alessandra Maritano
tel:011/9326413 e-mail amaritano@giaveno.it

Fonte | http://giaveno.it/VediNews.asp?id=1347&vis=
« Ultima modifica: Luglio 11, 2013, 05:26:38 pm by occhio.nero »
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Fabio

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Offline MaraMaury

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Re:Torino - notizie
« Risposta #124 il: Luglio 26, 2013, 09:36:41 pm »
Il video è carino, la butta sul ridere ed è fatto bene.

Purtroppo però in realtà non si vede il problema principale: il fondo! Le ciclabili a Torino hanno un fondo letteralmente penoso. Come sempre in Italia si fanno le cose per bene (in effetti le ciclabili ci sono e anche abbondanti), ma poi non si mantengono.

Penso sia un vero peccato visto che la comunità ciclabile torinese è così numerosa!
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Offline Sbrindola

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Re:Torino - notizie
« Risposta #125 il: Agosto 09, 2013, 12:55:45 pm »
Un viaggio alla portata di tutti tra natura e storia. Il fascino della Torino dei Savoia e dei parchi
ARTICOLO di LETIZIA TORTELLO tratto da La Stampa di oggi
TORINO

Nel fresco del verde, tutto intorno a casa. L’estate sportiva per chi non va in vacanza si può trascorrere pedalando, con la famiglia e i bambini, in mezzo alla corona di parchi che circonda Torino e abbraccia la prima cintura. La Corona delle Delizie è un anello perfetto, recentemente rimesso in sicurezza e lungo 96 chilometri andata e ritorno(115 se si contano le varianti), fatto di ciclopiste e strade rurali, alla scoperta delle Regge Sabaude. 
 
Tra paesaggi fluviali, agresti e storici, a ogni chilometro il giro dovrebbe essere segnalato con un cartello che indica direzioni e distanze da una meta all’altra. Per chi è dotato di smartphone, la Regione ha creato un’applicazione che si scarica gratuitamente («Corona in bici»), la prima in Italia nel suo genere. Una mappa interattiva, per non perdersi e scovare bed&breakfast, agriturismi, aree attrezzate, fontane e servizi igienici pubblici. Il tour completo dura meno di 7 ore (6 fino a Venaria), ma il consiglio per i turisti è di effettuarlo in tre giorni.
 
Polo Reale in città 
Partenza dalla Gran Madre, «il punto zero dell’anello verde, che noi consigliamo di percorrere in senso orario, in direzione Moncalieri», spiega Mario Agnese, vicepresidente di Bici&Dintorni e responsabile del progetto della Corona in bici. Montando in sella, il primo passo è verso il Polo Reale. Il Palazzo dei Savoia, con i giardini retrostanti, l’annessa Galleria Sabauda e anche Palazzo Madama sono una tappa culturale che può essere scoperta anche in bici (ma manca ancora la segnaletica). Da via Principe Amedeo si arriva in piazza Carlo Alberto, Palazzo Carignano, piazza Castello, le Porte Palatine e di nuovo su da corso San Maurizio verso il Regio. Da via Verdi si raggiunge il Po, passando per la Mole.
 
Valentino e Moncalieri 
Per i 15 chilometri che portano al Castello di Moncalieri ci vuole un’ora e mezza con un’andatura riposante. L’itinerario è adatto anche ai bimbi piccoli. Attraverso il parco del Valentino si risale il Po fino alle Vallere, tra i cavalli e la frescura degli alberi. Per giungere all’ex residenza sabauda, dove fu firmato il famoso Proclama di Moncalieri, si deve affrontare una salita un po’ impegnativa. C’è un trucco per chi non vuole pedalare lungo il dislivello: dalle Vallere imboccare Lungopo Abellonio, posare la bici, prendere l’ascensore del parcheggio del centro storico e arrivare in piazza a piedi. 
 
Stupinigi 
E’ il tratto più semplice: 9 chilometri e 45 minuti di sgambettata. Occorre ritornare verso le Vallere, per attraversare la passerella sopra corso Trieste e passare dall’altra parte, imboccando il lungo fiume del Sangone. Il paesaggio comincia ad aprirsi. Il parco del Sangone finisce al Mausoleo della Bela Rosin, fatto costruire come tomba di famiglia dai figli di Rosa Vercellana, amante poi moglie di Vittorio Emanuele II, Contessa di Mirafiori. Attraverso il boschetto di Nichelino si raggiunge l’incrocio con Borgaretto. Da lì a Stupinigi è un colpo di pedali. Consigliato fermarsi per pic nic, in una reggia poco frequentata. 
 
La salita a Rivoli 
Di solito, qui, tutti si fermavano. Era difficile, mal segnalato, l’imbocco del tratto di Corona Verde che porta a Rivoli. Ma attraversando Borgaretto, passando sul cavalcavia dell’autostrada che va a Pinerolo. Si giunge a Beinasco, si passa, poi, sulla sponda sinistra del Sangone, direzione Rivalta, dove è possibile visitare un castello medievale quasi sconosciuto. Da via Appennini si entra in Rivoli. I temerari posso dirigersi verso il castello affrontando i 200 metri di dislivello in bici, gli altri possono prendere le scale mobili, ma un po’ di salita bisogna farla. Da Stupinigi sono 15 chilometri, un’ora e mezzo circa, ma anche meno. 
 
La Mandria da scoprire 
Da Rivoli si scende in via Piol e bisogna fare attenzione a non perdere la deviazione a sinistra di via Belladonna. Passando di fronte al vecchio municipio del ‘700, si imbocca la strada che porta a Rosta. Dalla fine di Rivoli, verso Bruere la zona è molto agreste e silenziosa. Al centro storico di Pianezza ci si arriva attraverso la variante-Certosa di Collegno. Dopo Druento inizia la Mandria, da cui si raggiunge la Reggia. Da Rivoli sono 15 chilometri, per un’ora e mezza di strada, non tutti nel parco, ma il rigoglio del verde della Mandria val ben la fatica. Provare per credere.

Offline pierfa78

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Re:Torino - notizie
« Risposta #126 il: Agosto 09, 2013, 01:11:45 pm »
Grazie della segnalazione  :)
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Offline Hopton

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Re:Torino - notizie
« Risposta #127 il: Agosto 09, 2013, 02:33:06 pm »
Bello. Chissà se una volta arrivati alla reggia di Venaria si può lasciare la pieghevole da qualche parte.
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Offline boccia

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Re:Torino - notizie
« Risposta #128 il: Agosto 09, 2013, 08:24:11 pm »
Che bella segnalazione, se vado a Torino mi porto la pieghevolina ;)

Offline gigimorello

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Re:Torino - notizie
« Risposta #129 il: Gennaio 06, 2014, 08:53:54 pm »
Scusate, ma chi ha creato delle piste ciclabili del genere in corso Francia secondo voi ha mai usato una bici da corsa? Se ci vai con delle gomme da 23 (quelle delle scatto fisso per esempio o di una bici da corsa) l'intero percorso è un continuo scossone.
Mi piacerebbe sapere quanto è costato fare una lunghissima pista ciclabile di mattonelle e di pietra quando per fare una VERA Pista ciclabile VERAMENTE utile sarebbe bastato del comunissimo asfalto liscio.
Mi piacerebbe avere nomi e cognomi di chi ha progettato e di chi ha approvato, e vedere se magari hanno qualche connessione con chi commercia in mattonelle.....


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Offline marzio75

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Re:Torino - notizie
« Risposta #130 il: Gennaio 06, 2014, 09:50:25 pm »
Ciclabili---> mountain bike, pedoni e auto parcheggiate
Strade e tangenziali---> bici da corsa e a scatto fisso
Bus e metro (dove e quando permesso) ---> noi e i monopattini
Siamo in Italia, dove niente viene studiato per quello che verrà poi effettivamente usato.....
Le mattonelle servono agli automobilisti che parcheggiano lì per evitare in caso di ghiaccio di scivolare quando scendono dall'auto
Soffri e sii grande....

Offline gigimorello

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Re:Torino - notizie
« Risposta #131 il: Gennaio 06, 2014, 11:18:52 pm »
Esatto Marzio


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Offline Lele

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Re:Torino - notizie
« Risposta #132 il: Gennaio 06, 2014, 11:55:21 pm »
mah... sono perplesso... mi sbaglierò ma non vorrei che in una pista del genere con un po' di pioggia, di ghiaccio e di freddo quelle mattonelle si crepino quasi tutte...  ???
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Offline gigimorello

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Re:Torino - notizie
« Risposta #133 il: Gennaio 07, 2014, 10:44:42 am »
Mah Lele, non si sono crepate fin'ora, ma quello che mi dà più fastidio è lo spreco di centiania di migliaia di euro per un qualcosa che non va bene per lo scopo per cui dovrebbe essere creato.
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Offline veeg

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Re:Torino - notizie
« Risposta #134 il: Gennaio 07, 2014, 04:14:55 pm »
Scusate, ma chi ha creato delle piste ciclabili del genere in corso Francia secondo voi ha mai usato una bici da corsa? Se ci vai con delle gomme da 23 (quelle delle scatto fisso per esempio o di una bici da corsa) l'intero percorso è un continuo scossone.
Mi piacerebbe sapere quanto è costato fare una lunghissima pista ciclabile di mattonelle e di pietra quando per fare una VERA Pista ciclabile VERAMENTE utile sarebbe bastato del comunissimo asfalto liscio.
Mi piacerebbe avere nomi e cognomi di chi ha progettato e di chi ha approvato, e vedere se magari hanno qualche connessione con chi commercia in mattonelle.....

Una bici da corsa su una ciclabile non l'ho mai vista, nemmeno su quelle di cemento  :)

Io non sarei del tutto negativo:
se il lavoro è fatto a regola d'arte, le mattonelle presentano dei vantaggi rispetto al cemento perchè durano (in casi di normale uso ciclabile) quasi in eterno; possono essere scalzate e riposizionate in caso si dovesse intervenire al di sotto del manto o per una manutenzione straordinaria; non subiscono i difetti del bitume al calore estivo del sole o alle insidie dell'acqua ghiacciata nelle fenditure; non subiscono la rottura dovuta alla spinta vegetale.

Il lavoro mi sembra ben fatto, dato che sono stati posizionati anche cordoli di contenimento e la pista si armonizza esteticamente con l'area pedonale alla sua destra (presumo lo sia), creando un insieme armonico.

Personalmente la promuovo con riserva: avrei preferito vedere dei paletti anche sul lato sinistro, sistemati in modo da delimitare la pista ed evitare l'invasione (probabile) delle macchine.

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