E veniamo a descrivere le ultime modifiche apportate alla Nessie e viste sopra. Quella più evidente sono le nuove ruote in fibra di carbonio della SMCbike cinese. Questo produttore è da poco sulla piazza col proprio marchio ma da tempo produce per altri brand. Ha in catalogo ruote dai 12” ai 24” ed è tra i pochi che produce ruote di piccolo diametro. A chi interessa, questo è link del sito:
http://www.smcbike.com/Devo dire che, durante i contatti, sono stati gentilissimi e pazienti spiegandomi in modo completo le caratteristiche e i costi dei loro prodotti. Tutte le loro ruote sono costruite con fibre della giapponese Toray (tipo T700) in tre tipi di tessitura (carbonio 3k, 12K o 18k). Altre varianti disponibili sono: il formato valvola (Presta o Schrader) e differenti tipologie di raggiatura (da 16 a 28 fori). SMC, oltre ai cerchioni, fornisce mozzi e raggi (Sapim o Pillar Bladed). Vi è inoltre la possibilità di avere le ruote complete o comprare le singole parti. È subito da precisare che le ruote complete che loro forniscono per la Brompton sono solo per i modelli a 1 o 2 velocità. Se si vuole la ruota posteriore per la 3 o la 6 velocità bisogna acquistare i pezzi e montarsela. In questo caso forniscono i raggi già tagliati e filettati a misura per i mozzi BWR o SRF3 (da recuperare dalla ruota originale o da comprare a parte).
Le mie scelte sono state:
- all’anteriore: cerchi 3k, valvola Presta, raggiatura a 16H con raggi piatti Pillar Bladed da 2 mm;
- al posteriore: cerchi 3k, valvola Presta e raggiatura 28H con raggi Sapim da 2 mm.
Nippli, raggi e mozzo anteriore neri. La soluzione 3K è più resistente della 12 e della 18k ma pesa un tantino in più.
La fornitura prevedeva:
- ruota anteriore completa e montata,
- Attacco rapido (per modo di dire) per ruota anteriore,
- cerchione posteriore,
- 30 raggi Sapim (2 di scorta),
- due prolunghe per valvole Presta,
- due camere d’aria con valvola Presta,
- Rim tape per entrambe le ruote,
- Otto pads freni per cerchi in carbonio della Shimano.
La ruota posteriore l’ho fatta montare dall’ormai quasi ottantenne ‘Gianca’ Olivieri. È un nome che probabilmente nessuno conosce, ma questo anziano meccanico ha una storia. Ha lavorato nella squadra corse Bianchi di Gimondi e nella sua vita ha costruito ruote per tantissimi grandi campioni. Primo tra tutti Marco Pantani. Ma anche Gianni Bugno, Moreno Argentin e tanti altri ancora oggi. Insomma la persona giusta. Il montaggio è stato perfetto, ma il ‘Gianca’ mi ha confessato che non è stato semplice. Quei raggi così corti non ammettono errori di partenza e la regolazione è davvero minima e va fatta con tanta pazienza. Se alla fine qualcosa non torna bisogna allentare tutto e ripartire. La raggiatura è stata eseguita in II mentre sull’anteriore è in I (per saperne di più vedi l'ottimo post di Ticio
QUI.
Dopo il montaggio è comparso un inconveniente che non avevo assolutamente previsto

. A bici piegata i raggi della ruota anteriore toccavano il dado forato in cui entra la catenella del cambio BWR. Evidentemente le flange del mozzo anteriore sono più larghe delle originali. Volevo tornirlo per accorciarlo ma consultando SJS Cicle ho scoperto che esiste una versione di questo dado più corta che SJS Cicle stessa definisce 'pre 2004'. Nelle foto il problema riscontrato e i due dadi a confronto.

Cambiato il dado e regolato nuovamente il cambio tutto è andato a posto.
Veniamo ora alla prova su strada. In pianura e in salita non ci sono apprezzabili cambiamenti dalle ruote originali. Solo in discesa si avverte una differenza. Le ruote sono molto più rigide e, quando si percorrono curve, non sono necessarie correzioni allo sterzo. La bici percorre le traiettorie come su un binario, sicura e precisa. La frenata è molto migliorata, da starci attenti tanto è ‘robusta’. Merito indubbiamente anche dei pattini Shimano. Il peso complessivo di queste ruote è circa 2 etti inferiore alle originali quasi tutti sull’anteriore.
La seconda modifica riguarda la guarnitura. Qui devo ammettere la mia (ormai nota) debolezza caratteriale

. Mentre contrattavo per il montaggio della ruota posteriore mi è caduto l’occhio su alcuni usati in vendita. Tra essi ‘spiccava’ una guarnitura della FSA in fibra di carbonio, usata pochissimo da chissà chi su una vecchia BDC e diventata inutile dopo un cambio di bici. È la prima (e unica) guarnitura in carbonio che abbia mai visto con innesto a perno quadro JIS. Era senza il minimo graffio e ancora nella sua scatola. È inutile dire che non ho saputo resistere

. L’ho pagata meno di un terzo del suo valore da nuova. Questa FSA Team Issue da corsa ha un BDC di 130 mm, pedivelle da 170 mm, pesa qualche decina di grammi in meno della Brompton originale e volendo consente di montare la doppia corona anteriore. La corona da 53 denti è rimasta la vecchia LitePro. Nell’uso è molto rigida e si pedala bene. Inutile dire che i vantaggi sono relativi ma esteticamente mi piace molto.
E ora la sella. Era da un po’ di tempo che osservavo le selle della Duopower spagnola. Si tratta di selle molto corte anti prostatiche che non sollecitano le parti basse dei maschietti. Sono particolarmente studiate per un corretto appoggio ischiatico.

Sconosciute ai più, ho scoperto sono molto usate nell’ambiente delle corse con le Brompton. Le usa il team Kuosac Italia (campione del mondo 2013-2014 e secondo nel 2015 e l’attuale campione spagnolo Sergio Querpaache per citarne qualcuno.

Questo è il sito Duopower con tutte le caratteristiche tecniche e il catalogo:
http://duopower.es/. Sul web hanno avuto giudizi molto contrastanti. C’è chi le odia, e le ha subito sostituite, e chi le ama follemente. Dopo averla usata per 2/300 chilometri, la mia opinione è meno categorica. A parte un certo disagio iniziale per la mancanza del naso (con questa sella non si va senza mani, cosa comunque non facile con la Brompton) posso dire che a me è risultata comoda e senza particolari difetti. È una sella non troppo rigida e si può andare a lungo, senza disagio e penalizzazioni nella pedalata. Sinceramente non ho mai fatto più di 30/35 km consecutivi ma sono sicuro che si possa andare molto più a lungo. Prima di comprarla ho chiesto uno spassionato parere ad Alessandro, del Kousac Team Italia, che la usa ormai da qualche tempo e ci si trova benissimo. L’ha montata sia su una Birdy, che usa abitualmente per uscite anche di quattro ore, che sulla sua MTB. A mio parere comunque non è una sella adatta a persone molto alte. La sua possibilità di regolazione è poca, visti i rails corti, e non può arretrare molto. Pesa 180 g e a chi potesse interessare, la si trova
QUINuovi anche i pedali della ACE di cui ho già parlato
QUI e l’ammortizzatore della 1223 che sostituisce il Bikefun. È piccolo, leggero e più rigido dei precedenti. Lo si trova su eBay.

Infine ho fatto sparire le odiate rotelle del tendicatena Multi-S

. Le ho sostituite con queste Ti Parts a doppio cuscinetto.

È strano vederle girare perché… non girano

! La carcassa esterna resta per lo più ferma mentre gira la corona dentata all’interno. Questo evita usure ai bordi delle rotelle quando si utilizza il deragliatore. Vanno acquistate direttamente alla Ti Parts e costano una cifra.
Ancora due o trecento ritocchini e la mia Nessie sarà perfetta

. Adesso pesa 9,3 kg e lo ritengo un buon risultato. I trasferimenti passivi in generale e la mia schiena in particolare se ne giovano eccome!
Ciao a tutti.