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Specchietto retrovisore
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Specchietto Zefal Cyclop su Tern P9Diametro del manubrio: Da 16,5 mm a 21 mm
Materiale dello specchio: plastica infrangibile cromata
Specchio: convesso
Superficie dello specchio: 46 cm²
Montaggio: montaggio universale (sinistra e destra)
Rotazione: completamente regolabile
Peso dichiarato: 60 g
Altezza massima specchio rilevata: 6 cm
Lunghezza massima dello specchio rilevata: 10,5 cm
Larghezza totale dello specchietto (di quanto sporge rispetto al manubrio): 13 cm
Prezzo: 13/15 euro
Si tratta di uno specchio da attaccare come appendice al manubrio.
Anche con le manopole biologic arx della Tern P9 non ci sono problemi nel montaggio sul lato sinistro.
Lo specchietto è interamente in plastica: il materiale esterno è discreto e resistente ai graffi.
Lo specchio riflettente non è in vetro, ma in plastica infrangibile cromata. Non ci sono alterazioni di sorta nella visibilità (problema che ho notato nelle versioni più piccole degli specchi Zefal), ed è come avere uno specchio vero.
Lo specchio si può ruotare su diversi assi ed è molto comodo per trovare la posizione ideale in base al proprio stile di guida e caratteristiche fisiche e per richiuderlo quando si piega la bici.
L'ingombro laterale è notevole.
Questo ha dei pro e dei contro.
Vantaggi:
- grande visibilità: la propria sagoma non entra mai nella visuale e si ha una visione chiara di ciò che accade alle proprie spalle
- sicurezza passiva: le auto interpretano la sagoma dello specchio come parte della bici e mantengono distanze maggiori
Svantaggi:
- dinamicità: il sorpasso nel traffico non è agevole, poiché la sagoma della bici aumenta considerevolmente. E' però sufficiente posizionarlo in senso verticale quando serve, e ruotarlo infine lateralmente quando si torna ad avere spazio. Anche con questa manovra non dovrebbero essere necessarie regolazioni particolari per tornare a vedere correttamente.
In caso di buche prese ad una certa velocità, o molto profonde, lo specchio perde la sua regolazione, ma è facile riposizionarlo anche in movimento.
Dovrebbe esserci un tensionatore di regolazione su un giunto. Non ho provato, ma stringendo la vite penso sia possibile renderlo meno sensibile. Io non ne sento la necessità.
Lo specchio non vibra e la sua grandezza è tale da dare una visione chiara delle immagini, senza che queste siano mai distorte o poco visibili.
Ripiegando la bici non ci sono problemi. Lo specchietto potrebbe anche restare aperto senza dare troppo fastidio (resta verso il giunto centrale).
Ritengo però poco probabile che non riceva anche dei piccoli urti tali da fargli perdere la regolazione.
Preferisco quindi richiuderlo al di sopra della manopola con lo specchio rivolto verso il basso per maggiore sicurezza e riposizionarlo in un paio di secondi una volta riaperta la bici.
Non è una accessorio indispensabile e non esime dal voltarsi per verificare le auto in arrivo in caso di spostamento verso il lato sinistro della carreggiata.
Inizialmente può scoraggiare la sua larghezza, ma in poco tempo ci si farà l'abitudine e non sarà più un problema.
Personalmente penso che uno specchio più piccolo di così sia inutile. A questo punto tanto varrebbe non averlo.
Il prezzo è basso, in linea con i modelli di dimensioni minori della stessa marca, e se si è interessati ad uno specchio io consiglio questo modello.
Con il passare del tempo mi sono abituato alle sue dimensioni e lo trovo utile.
Ci sono situazioni in cui lo specchio risulta comodo: ad esempio in una strada trafficata e stretta con molte buche in cui è richiesto che si guardi bene sempre avanti, lo specchio permette di sapere cosa accade alle spalle senza voltarsi e senza distogliere l'attenzione.
Se però la vostra priorità è l'agilità estrema nel traffico, non credo faccia per voi.
Nelle foto qui di seguito trovate tutti i dettagli.