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Autore Topic: il codice della strada e la bicicletta  (Letto 160064 volte)

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Offline DJ

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #75 il: Settembre 08, 2012, 03:20:14 pm »
Io dopo vari studi di percorso ho optato per un percorso ciclabile tra i tanti che mi permetta di non distruggere la bici: allungo di qualche minuto ma la bici mi ringrazia e anche il mio fondoschiena. Certo che quando ti trovi comunque la ciclabile bucata, rotta, con bottiglie rotte ( giusto ieri), sassi e radici che salgono da sotto al manto ciclabile e ti creano delle cunette non c' e' molto da fare.giungla urbana! P.s. E io abito a Modena, non in un cratere vulcanico!!
DJ
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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #76 il: Ottobre 12, 2012, 12:37:03 am »
Art. 224. - Dispositivi di segnalazione visiva dei velocipedi (artt. 68, 69 C.s.).

1. La luce anteriore consiste in un fanale a luce bianca o gialla, ad alimentazione elettrica, posto ad una altezza compresa tra un minimo di 30 cm ed un massimo di 100 cm da terra ed orientato in modo che l'asse ottico incontri il terreno antistante il velocipede a non oltre 20 m.

2. La luce emessa deve dare un illuminamento, misurato su uno schermo verticale posto a 10 m avanti al fanale, maggiore o eguale a 2 lux nel punto corrispondente alla proiezione sullo schermo del centro del fanale e su una linea orizzontale passante per detto punto per una estensione di 1 metro a destra e di 1 metro a sinistra di esso. In nessun punto dello schermo situato a 60 cm al di sopra di detta orizzontale l'illuminamento deve superare 5 lux.

3. La luce di posizione posteriore rossa, ad alimentazione elettrica, deve trovarsi sul piano di simmetria del velocipede, ad altezza da terra non superiore a 1 m, comunque non al di sotto del dispositivo a luce riflessa, ed avere il fascio luminoso diretto verso l'indietro, con l'asse orizzontale contenuto nel suddetto piano di simmetria.

4. La visibilità verso l'indietro deve essere assicurata entro un campo di ±15 gradi in verticale e di ±45 gradi in orizzontale.

5. L'intensità della luce emessa non deve essere inferiore a 0,05 candele entro un campo di ±10 gradi in verticale e di ±10 gradi in orizzontale.

6. Il dispositivo catadiottrico posteriore a luce riflessa rossa deve essere montato su idoneo supporto con l'asse di riferimento orizzontale e parallelo al piano verticale longitudinale di simmetria del veicolo. Non deve esservi ostacolo alla propagazione della luce tra il dispositivo e l'occhio dell'osservatore situato nello spazio comune a due diedri ortogonali i cui spigoli, uno orizzontale e l'altro verticale, passano per il centro della superficie riflettente con angoli rispettivamente di ±45 gradi e di ±15 gradi. Il dispositivo deve essere posto ad una altezza non superiore a 90 cm da terra misurata tra il bordo superiore del dispositivo ed il terreno, e deve essere di forma tale che possa essere inscritto in un rettangolo con lati le cui lunghezze siano in rapporto non superiore a due. Il dispositivo può essere abbinato alla luce di posizione posteriore, purché le superfici luminose dei due dispositivi restino separate.

7. I dispositivi catadiottrici a luce riflessa gialla, da applicare sui due fianchetti di ciascun pedale e gli analoghi dispositivi da applicare sui due lati di ciascuna ruota, devono essere montati in modo che le superfici utili siano esterne ai pedali ed alle ruote, rispettivamente perpendicolari ai piani dei pedali e paralleli ai piani delle ruote e di forma tale che possano essere inscritti in un rettangolo con lati le cui lunghezze siano in rapporto non superiore ad otto.

8. I valori minimi di intensità luminosa, in millicandele riflesse per ogni lux di luce bianca incidente sui vari dispositivi, ed in funzione dei diversi angoli d'incidenza e di divergenza devono essere quelli indicati nell' appendice IV , comma 1, del presente titolo.

9. Le caratteristiche del materiale riflettente dei dispositivi catadiottrici a luce rossa e a luce gialla sono quelle di cui alla suddetta appendice , commi 2, 3 e 4.

10. I tipi di dispositivi previsti dalla suddetta appendice devono essere omologati dal Ministero dei lavori pubblici - Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale e devono portare stampigliati, in posizione visibile, gli elementi di cui all'articolo 192, comma 7, e, qualora agli effetti del montaggio sia prescritta una determinata posizione, la dicitura "alto" od altra simile.

Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada - Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 (in Suppl. ord. alla Gazz. Uff., 28 dicembre 1992, n. 303) e successive modificazioni.

fonte: http://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-iii-dei-veicoli/art-69-caratteristiche-dei-dispositivi-di-segnalazione-e-di-frenatura-dei-veicoli-a-trazione-animale-delle-slitte-e-dei-velocipedi/regolamento-art-69.html
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Offline metrosur

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #77 il: Novembre 05, 2012, 12:32:22 am »
[STAFF: questi contributi vengono da un'altra discussione ]

«Premesso che i ciclisti devono rispettare il codice della strada - sottolineano i cicloattivisti - e che non portare gli auricolari è meglio, non sono certo le cuffie, l'assenza di casco o di specchietti e il comportamento spesso additato come irresponsabile dei ciclisti a creare incidenti. Lo sono invece l'assenza di piste ciclabili e di incroci sicuri, il grave ritardo della mobilità ciclistica della Capitale».

Trovo tutto quanto qui affermato controproducente e FALSO. Usare gli auricolari  mentre si è in bici è pericolosissimo così com'è pericoloso non avere specchietti, luci, giubbino di visibilità e casco. Fare il c***o che ti pare perché sei in bici prima di tutto è pericoloso per se stessi, poi per gli altri e infine non fa che confermare la diffidenza dei non ciclisti. Stasera per esempio sotto il diluvio ho notato a malapena un ciclista che andava in mezzo ai bus senza luci, senza casco e senza nulla che aiutasse ad identificarlo come si deve e che per finire è passato con il rosso. È questa gente che bisogna respingere e non proteggere se si vuole stare dalla parte della ragione.
« Ultima modifica: Novembre 05, 2012, 06:07:06 pm by occhio.nero »

Offline catorcio

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #78 il: Novembre 05, 2012, 11:06:12 am »
io fino quando le strade sono cosi (non x bici) il codice non lo rispetto e non mi interessa stare dalla parte della ragione o del torto, se devo distinguere tra due parti sto dalla parte dei vivi e non dei morti, quindi sto il più possibili alla larga da macchine, tir, ecc.quindi vado sui marciapiedi(preferisco investire un pedone che farmi investire), contromano, ecc.

Offline metrosur

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #79 il: Novembre 05, 2012, 11:44:27 am »
Fino a che stiamo lontani dalle auto e sui marciapiedi non faremo altro che inimicarci l'opinione pubblica e non si affronterà mai seriamente la questione degli spazi per i ciclisti nelle città italiane (tante) che ancora non li hanno o li hanno in numero insufficiente. Questa di non rispettare le regole e pensare solo a se stessi è la radice di tutti i mali di questo malandato paese costituito da 60 milioni di individualisti.

Offline DJ

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #80 il: Novembre 05, 2012, 12:38:58 pm »
Secondo me ci sono pecche da entrambe le parti ossia: da una parte i ciclisti devono fare del loro meglio-per quanto possibile- nel rispettare il codice della strada (così come qualsiasi altro utente della strada)e quindi nel caso specifico non usare gli auricolari, usare i dispositivi di illuminazione previsti dal codice e in caso di serate particolarmente buie il buon senso ti fa anche rendere più luminoso del solito così come anche più prudente. Dall'altra parte tocca allo stato rendere questo paese fruibile anche ai ciclisti, il che significa occuparsi della manutenzione delle ciclabili, crearne di nuove, disincentivare l'uso dell'auto, migliorare i servizi di trasporto pubblico eccetera. Finchè sia Stato che ciclista continueranno a non fare la loro parte si starà nel caos più completo. Le accuse reciproche non fanno che agitare le acque e non si risolve nulla.
iniziamo noi ciclisti a comportarci come si deve rispettando per quanto possibile le regole. Ovvio che dove manca l'intervento dello stato rappresentato ad esempio dalla ciclabile assente o mal tenuta  il ciclista si trova costretto ad andare sulla strada con le auto e in questo caso  starà nei piedi ma almeno che segnali la sua presenza in modo incontrovertibile!
DJ
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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #81 il: Novembre 05, 2012, 02:44:56 pm »
C'è da dire che se si dovesse utilizzare le cuffie mentre sei su una ciclabile il massimo che ti può capitare è che non senti quando prendi una buca e ti spaventi, tutti i dispositivi che servono quando sei in strada su una ciclabile non so a quanto possano servire, se non piccole lucine anteriori e posteriori giusto per far vedere che c'è una bici. Il casco stesso potrebbe essere usato nel caso cadi accidentalmente..

Per la strada, dove passano le macchine, questo discorso non vale.
Lorenzo - Tern Link P9

Offline metrosur

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #82 il: Novembre 05, 2012, 03:30:19 pm »
Io scrivo da una città, Genova, che ha ZERO piste ciclabili. Se vuoi usare la bici devi buttarti nel traffico ma nonostante questo non mi sogno mai di usare il marciapiede, manco quello molto largo della lunghissima passeggiata a mare, corso Italia, che si presterebbe benissimo ad avere una parte dedicata alle bici. Andare sul marciapiede è pericolosissimo per i pedoni, specialmente per i bambini che hanno traiettorie imprevedibili o gli anziani. Un ciclista che ci tiene agli altri (e a se stesso) non dovrebbe mai farlo, fossi un vigile darei multe a tutti quelli che ci provano, sarebbe sacrosanto. Dire che non ci sono le piste ciclabili o le rastrelliere per parcheggiare le bici sono solo scuse o accetti la situazione cercando di modificarla stando nelle regole oppure sei dalla parte del torto.

Offline Fero

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #83 il: Novembre 05, 2012, 09:10:58 pm »
Solo nel 2012 in Italia, 607 pedoni uccisi e 262 ciclisti uccisi.
http://www.achitocca.it/

Uccisi, non investiti o feriti!
Da veicoli motorizzati.

Quanti pedoni sono stati investiti, feriti, uccisi dai ciclisti sui marciapiedi ?

Io non ho mai trovato molte notizie a riguardo.
Dahon MU P7 - sella Brooks Flyer - Pedali MKS FD-7 - Big Apple 20x2.00

Offline giannib

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #84 il: Novembre 05, 2012, 11:10:41 pm »
Per me Metrosur è un eroe.Non tutti hanno il quel coraggio.Io per esempio,non ce l'ho. Sui marciapiedi a volte ci vado,e contromano pure, non so se per vigliaccheria o per sano rapporto con la realtà.
Che in italia si debba rischiare la vita per osservare le regole che tutti dovrebbero  condividere lo trovo assurdo,e quindi spesso uso il buon senso, e trasgredisco, sapendo che è sbagliato quello che faccio.Però se vogliamo cambiare le cose dobbiamo essere noi i primi a rispettarle ste regole,per quanto lacunose o esagerate, per poter pretendere lo stesso dagli altri.
« Ultima modifica: Novembre 06, 2012, 12:15:10 am by giannib »
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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #85 il: Novembre 05, 2012, 11:35:59 pm »
Non mi sento certo un eroe, ci mancherebbe. Lo sarebbero anche in milioni nel nord Europa dove nessuno si sogna di andare sui marciapiedi, tutti indossano i giubbini gialli e hanno le luci davanti e dietro. Io prendo i buoni esempi dall'estero e cerco di usare il buon senso. Per esempio sono stato recentemente a Dublino ed è stato lì che ho capito che il giubbino giallo con le bande riflettenti è veramente un salvavita importante perché praticamente ce lo hanno l'80% dei ciclisti nonostante abbiano a disposizione magnifiche piste ciclabili in tutte le strade principali e dove queste non ci sono hanno zone 30 che ovviamente vengono rispettate. Il giubbino lo avevo già ma lo usavo solo la sera, ora lo uso sempre. Forse, invece di copiare dall'estero Halloween o belinate simili se copiassimo cose come queste sarebbe meglio  ::)
« Ultima modifica: Novembre 05, 2012, 11:38:18 pm by metrosur »

Offline Jimmy

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #86 il: Novembre 06, 2012, 09:44:52 am »
metrosur...ma a Dublino il gilet giallo lo usano anche in pieno giorno?...in questo caso penso che sia poco utile, in città per lo meno...perché sarebbe un discorso diverso dai fari delle macchine che ora hanno l'obbligo di accendere anche di giorno e nei centri abitati (ma quanti lo fanno?)...il gilet gode solo di luce riflessa e rifratta proveniente da altra fonte
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Offline beaturbano

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #87 il: Novembre 06, 2012, 11:47:03 am »
metrosur...ma a Dublino il gilet giallo lo usano anche in pieno giorno?...in questo caso penso che sia poco utile, in città per lo meno...perché sarebbe un discorso diverso dai fari delle macchine che ora hanno l'obbligo di accendere anche di giorno e nei centri abitati (ma quanti lo fanno?)...il gilet gode solo di luce riflessa e rifratta proveniente da altra fonte
il discorso è valido per la parte grigia che è riflettente. la parte gialla è fluorescente e con la luce del sole è più luminoso di qualsiasi altro colore rimanendo più visibile anche se per esempio tu avessi una giacca non tecnica gialla.
se poi consideriamo che la moda ci vuole tutti in scuro, vuoi mettere quanto si brilla al sole?
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non possiamo pretendere di risolvere i problemi pensando allo stesso modo di quando li abbiamo creati - albert einstein ||| è una questione di qualità - cccp

Offline Jimmy

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #88 il: Novembre 06, 2012, 11:50:11 am »
broono...io uso le bretelle a bandoliera, che non sono omologate secondo lo standard europeo...ma le trovo + eleganti e meno ingombranti....mi trovo veramente bene e mi vedono veramente chiaro...sembro un carabiniere a pedali^
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Offline metrosur

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #89 il: Novembre 06, 2012, 11:54:08 am »
Sì, a Dublino il gilet giallo lo usano sempre, anche di giorno, il suo giallo è fosforescente e solo un non vedente potrebbe non notarti visto che al sole ti si vede quasi più che di notte! Il discorso è se si vuole essere notati il più possibile anche dagli automobilisti distratti, che sono poi quelli che ti mettono sotto, oppure essere fatalisti e sperare che il cielo te la mandi buona. Non vedo valida ragione al mondo che possa giustificare il non usare luci e giubbino, il fatto estetico è tra le ragioni non valide!
In ogni modo proprio oggi ho letto questo blog che sembrerebbe pensarla come me in fatto di luci e giubbetti...
http://salvaiciclistipavia.wordpress.com/2012/11/05/accendilelucinbici/
Linko direttamente il video messo anche sul blog per chi non avesse voglia di leggerlo:
« Ultima modifica: Novembre 06, 2012, 11:58:41 am by metrosur »