Ieri ho avuto il piacere di provare la Link P9 (GranBike a Torino ne ha una dedicata ai test su strada, nel caso ci fossero degli interessati).
Non posso che confermare le impressioni iniziali frutto delle foto e letture trovate in rete e delle schede tecniche disponibili sul sito della Tern.
Questo è il modello che ho guidato: purtroppo il negozio era in chiusura e non ho potuto fare un reportage fotografico, ma online trovate tutte le immagini che volete.
Ecco un po' di considerazioni personali, fatte prendendo come riferimento la Dahon Speed P8 che ho posseduto e che può essere considerata la "mamma" della Link P9.
Non vuole essere una recensione professionale come quelle del nostro admin, ma penso che possa comunque essere utile a chi sta affrontando la scelta tra questi 2 marchi?. specie per il fatto che il sottoscritto ha una discreta conoscenza delle Dahon.
E? vero che ora è più facile trovare Dahon a prezzi competitivi, ma guardando al futuro (ricambi) ed alle migliorie forse è bene ponderare bene la scelta.
Ciancio alle bande? si comincia
Il telaio in alluminio trasmette solidità ed una buona rigidezza ma senza risultare eccessivamente "nervoso": con delle Big Apple si dovrebbe essere in grado di affrontare anche i sanpietrini senza troppi problemi. Quella provata aveva delle Marathon Supreme, fantastiche per la scorrevolezza in qualunque situazione, ma meno capaci di offrire ammortizzazione.
Non ho avvertito nessuno scricchiolio sulle sconnessioni e lo snodo centrale di dimensioni generose fa il suo dovere nel rendere avantreno e retrotreno un tutt?uno. Personalmente anche sulle Dahon non ho mai riscontrato snodi centrali deboli o con giochi, ma sicuramente la maggiorazione delle dimensioni non può che aver giovato alla robustezza e rigidità.
Ottima la maniglia di sgancio che segue il movimento di apertura e chiusura e funge da protezione dello snodo aperto: per metterla in funzione è necessario intervenire sullo sgancio laterale (piccolo tastino presente sul corpo della maniglia).
Foto dal sito Tern
Lo snodo del manubrio è decisamente più solido ed il piantone di dimensioni generose non mostra le flessioni presenti in quello della Speed (e altri modelli Dahon), il che si traduce in una sensazione di guida nettamente migliorata. Anche qui la maniglia di sgancio lavora in modo analogo a quella del telaio.
Foto dal sito Tern
Pur mancando la regolazione in altezza la posizione di guida è un ottimo compromesso tra confort e sportività, quindi non ne ho sentito per nulla la mancanza.
La piega del manubrio IMHO è migliorata, sia per l'assenza della regolazione in altezza, sia per il fatto che si piega esternamente al telaio chiuso.
A quanto pare, questa soluzione che ho da subito apprezzato anche passando dalla Speed alla Jetstream, è stata ritenuta migliore anche dai progettisti Tern, visto che quasi tutti i modelli la adottano.
La piega interna infatti porta quasi inevitabilmente al dover prestare attenzione al corretto posizionamento delle leve dei freni e dei cavi, in modo che non interferiscano con il trasporto passivo: la ?nuova? soluzione è più pratica, anche se accresce di qualche cm gli ingombri.
L'unico piccolo difetto che ho riscontrato è proprio nell'assetto da chiusa: per poter essere appoggiata a terra senza problemi il sellino deve essere abbassato quasi completamente, in modo da proteggere la corona.
Questo rende però leggermente scomodo il trasporto passivo, costringendo a chinarsi un po' lateralmente per abbassarsi ad impugnare il sellino e farla scorrere sulle ruote. Se invece la si vuole portare in giro a mo' di trolley, con il sellino alzato in posizione di guida, si resta senza appoggio per il parcheggio.
Niente di drammatico, per carità, e probabilmente su questa impressione pesano molto le abitudini personali, ma trovo molto utile una soluzione in stile Hoptown (proteggi corona irrobustito e doppio, interno ed esterno, per lo stazionamento oppure staffa in stile Dahon Dash, Bullhead e altre).
E? comunque molto più agevole chiudere la Link rispetto alla Speed ed il trasporto passivo è decisamente più scorrevole.
Il cambio è efficace e preciso, con rapporti ben spaziati ed un range di rapporti tale da poter affrontare in scioltezza sia lunghi tratti in percorrenza che salite abbastanza impegnative.
Più o meno è tutto quello che mi ha colpito ed ho ritenuto degno di nota? ma se avete domande non avete da che da chiedere.