Ciao a tutti amici del forum.
Vi presento Gianni "il bersaliere" e la sua Bianchi Military Folding Bicycle del 1912.
Purtroppo per un motivo di diritti sulle immagini non ho potuto includere anche qui alcune foto (solo due) che sono invece presenti sul mio blog. Il proprietario delle immagini è stato molto gentile a concedermele in uso ma poiché presto pubblicherà un libro sulle bici militari mi ha chiesto cortesemente di non farle girare.
Chi volesse vedere le foto lo può fare a questo link:
http://milanofoldingbikers.blogspot.it/2015/01/bianchi-military-folding-bicycle-gianni.html----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Bianchi Military Folding Bicycle (Gianni il bersagliere)Prima di scoprire nei dettagli la Bianchi Military Folding Bicycle presentiamo un breve
profilo di Gianni:
Gianni ha da poco compiuto 86 anni
A soli 12 anni già si occupava delle ruote delle biciclette dei partecipanti al Giro d'Italia.
E' stato ciclo meccanico del Corpo Bersaglieri.
Ha all'attivo la raggiatura di oltre 200.000 (duecentomila) ruote.
E' stato pluricampione in molti campionati di ciclo meccanica.
In soli 5 minuti riesce a raggiare da zero una ruota.
E' un ottimo cantante e...
apprezza le mangiate in osteria con gli amici.
Gianni mentre prepara la sua pieghevole per presentarcela.
Guardiamo ora da vicino la Bianchi Military Folding Bicycle che ricordiamo è stata la prima bicicletta appositamente destinata al corpo bersaglieri nel 1912.
Il telaio di tipo tubolare a trapezio è in acciaio.
Gli snodi che consentono di piegarlo sono posti sul tubo orizzontale superiore e sul tubo obliquo inferiore.
Le ruote sono da 24 pollici, smontabili a mano e intercambiabili tra loro per un motivo che andremo a scoprire di seguito, qualcosa di davvero geniale.
Il peso è di circa 16 kg.
Le manopole sono di legno
Il comando freno aziona il freno anteriore a bacchetta che lavora all'interno del piantone manubrio.
La regolazione del freno avviene mediante una molla che si trova all'interno del piantone.
Particolare delle leve freno anteriore e delle ruote da 24 pollici con gomme piene.
Le gomme piene erano chiaramente preferite per l'impossibilità di forare e di conseguenza non era necessario portarsi il materiale per le riparazioni del caso.
Di contro le gomme piene, prive di sospensione pneumatica, richiedevano per forza di cose un altro sistema di ammortizzazione.
La forcella è infatti ammortizzata per mezzo di leve oscillanti e molle cilindriche.
Notare bene che sul mozzo della ruota anteriore, uno per lato, sono presenti due pignoni fissi.
Tra poco scopriremo il motivo.
La trasmissione è a catena sulla ruota posteriore.
Ed eccoci a scoprire il motivo della presenza di tanti singoli pignoni fissi sparsi qua e là su entrambe le ruote.
Si tratta di un cambio a 4 velocità "manuale".
I pignoni sono tutti di differente dentatura l'uno dall'altro.
Consentono quindi di avere 4 rapporti ben sfruttabili su una bicicletta che a pieno carico arrivava a pesare anche 40 kg.
Per cambiare, si smontava la ruota e la si girava cambiandola di lato in modo da poter sfruttare l'altro pignone.
Oppure ancora si poteva cambiare la ruota anteriore con quella posteriore.
Smontare le ruote era un operazione piuttosto rapida.
Non occorrevano attrezzi.
Bastava svitare a mano le apposite manopole a vite (in foto qui sotto)
Sul fianco del tubo orizzontale ci sono gli attacchi per il portafucile.
Sotto, l'ammortizzatore sulla forcella posteriore.
La Bianchi Military Folding Bicycle veniva trasportata a spalla tramite gli "spallacci" , delle robuste cinghie che venivano legate al telaio piegato.
Le situazioni in cui la bicicletta veniva trasportata a spalla erano principalmente due:
Quando il terreno era troppo dissestato per proseguire in sella.
Per portarsela in branda quando queste erano situate nei piani alti della camerata
Una fotografia d'epoca del trasporto con gli "spallacci".
Da en.wikipedia.org
Quello che erroneamente pensavo fosse un parafanghi sottodimensionato in realtà è un piccolo portapacchi.
Più precisamente un porta mantella che veniva arrotolata e legata agli appositi agganci.
Nei pedali era presente una gabbietta curva esterna che lo proteggeva dagli urti e offriva una maggiore superficie di contatto con la suola degli scarponi.
I due snodi centrali (anteriore e superiore) vengono sbloccati, e quindi aperti, semplicemente tirando in basso un piccolo pomello a molla.
La Bianchi Military Fodling Bicycle piegata.
Il giorno in cui ci siamo conosciuti, Gianni mi ha presentato il suo amico Giorgio.
Anche Giorgio ha la fortuna di avere una Bianchi Military Folding Bicycle.
Il suo modello è di pochissimo più recente ed è stata prodotta nel 1919.
Le differenze rispetto alla versione di Gianni sono davvero poche.
Le ruote sono da 26 pollici.
Le manopole, molto belle, sono di osso di corna di mucca lavorate al tornio.
Un ringraziamento particolare a Davide della "Stazione delle biciclette" per
avermi dato l'opportunità di conoscere il mitico Gianni ed il suo simpatico amico Giorgio, le loro preziose ed affascinanti biciclette militari ed aver trascorso con loro una piacevole mattinata conclusasi in una tipica osteria milanese.
PEO
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