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Autore Topic: bici e rivoluzione culturale (riflessioni, campagne, segnaletica, ....)  (Letto 50389 volte)

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Offline Hopton

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Segnalo questa iniziativa della provincia di Lecco, dal Giorno (ma la dolce metà già li aveva notati sulla provinciale per Oggiono):
http://www.ilgiorno.it/desktop/lecco/cronaca/2012/06/15/729773-lecco_cartelli_cicilisti.shtml
Tregua tra automobilisti e ciclisti: a Lecco c'è posto per tutti
Al via una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza e il rispetto reciproco varato dall'assessore provinciale allo Sport Antonio Rossi: "E' necessaria la massima attenzione da parte di tutti"

 
Convivenza tra ciclisti ed automobilisti
Lecco, 15 giugno 2012 - C?è spazio per tutti: è questo lo slogan scelto dall?Amministrazione provinciale di Lecco per una campagna di sensibilizzazione sulla pacifica convivenza di tutti i mezzi di circolazione sulle strade lecchesi e a incentivare la mobilità dolce a beneficio dell?ambiente e della salute.  La campagna vuole favorire la cultura del rispetto delle regole della circolazione stradale, dando maggiore tutela e sicurezza a chi utilizza la mobilità ciclistica, in modo di favorirne la maggiore diffusione.
 
?Vogliamo porre l?attenzione al tema della sicurezza sulle strade in un?ottica di convivenza di tutti gli utenti - commenta il plurimedagliato olimpico assessore allo Sport Antonio Rossi -. Il nostro territorio, per caratteristiche morfologiche, favorisce un elevato afflusso di ciclisti, soprattutto in particolari periodi dell?anno. Pertanto è necessaria la massima attenzione da parte di tutti, automobilisti e ciclisti, per un utilizzo corretto e rispettoso delle nostre strade. E? nostra intenzione coinvolgere anche i Comuni, chiedendo loro di aderire alla nostra campagna, per posizionare così altri cartelli sulle nostre strade?.
Per questo sono stati posizionati venti cartelli che esortano automobilisti e ciclisti a rispettarsi reciprocamente, i primi stando attenti agli amanti delle due ruote, i secondi stando attenti a procedere ai margini delle carreggiate. I tabelloni sono stati installati lungo la Sp 72 a Colico località Piona e ad Abbadia Lariana, sulla Sr 583 a Limonta e Malgrate, sulla Sp 51 La Santa a Sala al Barro di Galbiate e Bevera, sulla 179 a Torre de? Busi e infine sulla Sp 62 a Ballabio Bellano e Moggio, nei luoghi preferiti dai cicloturisti.
« Ultima modifica: Marzo 23, 2017, 01:17:47 pm by occhio.nero »
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Foldan

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Re:bici e rivoluzione culturale (riflessioni, campagne, segnaletica, ....)
« Risposta #1 il: Giugno 18, 2012, 07:54:58 pm »
Finalmente un po' di buonsenso. Ottima notizia.

Offline sim1

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Re:bici e rivoluzione culturale (riflessioni, campagne, segnaletica, ....)
« Risposta #2 il: Giugno 19, 2012, 08:48:07 am »
da circa un mese li avevo visti.

non avevo scritto nulla perché mi sembrava una cosa così tanto stupida che non meritava pubblicità. Un cartello idiota (ovviamente fatto da un i****a, ovvero Antonio Rossi il campione olimpico che ha vinto un decimo di quello vinto dalla Idem o Vezzali - il testimonial di quelli che vogliono la cava sul Cronizzolo a poche centinaia di metri da San Pietro al Monte una delle opere romaniche più importanti del mondo).

Sulla strada dove è stato messo (quella che da Galbiate va a Oggiono) quasi in corrispondenza di una rotonda, chiedi a quelli che ti sfrecciano da parte a 110 all'ora se è vero che c'è tutto sto spazio. Inoltre ci son punti in cui sono presenti svincoli e passaggi a livello. Quindi le macchine occupano lo spazio OLTRE la carreggiata. Ma c'è spazio per tutti, certo, infatti sui muri di cinta delle case c'è un sacco di spazio. Il limite di velocità su questa strada è 70 all'ora. Non mi pare una strada in cui tutti abbiano spazio. Potevano mettere il limite di 50 e soprattutto mettere quegli autovelox di plastica (tipo strade di Bergamo) se volevano veramente fare qualcosa.

Questa iniziativa è solo per pubblicità, da gente che vive di pubblicità.

Scusate lo sfogo, ma a me tutti sti amanti della bicicletta che li vedi andar in giro in autoblu mi fanno girare le scatole.

P.S. non so dove inserirlo. Sabato a Reggio Emilia, un signore in giacca e cravatta barba e capelli bianchi, aveva in bella mostra la spilla salvaiciclisti. Qualcuno sa se era un "capoccia" del  movimento?

« Ultima modifica: Giugno 19, 2012, 10:08:52 am by sim1 »
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Re:bici e rivoluzione culturale (riflessioni, campagne, segnaletica, ....)
« Risposta #3 il: Giugno 19, 2012, 09:25:09 am »
rimetto il link, quello postato non funziona
http://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/2012/06/15/729773-lecco_cartelli_cicilisti.shtml



Spero che oltre ai cartelli ci sia stata una campagna informativa per spiegare gli stessi agli automobilisti (e a qualche ciclista).
Noto, ma non conoscendo la zona potrei sbagliarmi, che i cartelli sono posizionati su statali e comunque "nei luoghi preferiti dai cicloturisti", come si può leggere nell'articolo. La cosa mi lascia perplesso in quanto si parla di "incentivare la mobilità dolce a beneficio dell?ambiente e della salute" ma poi ci si riferisce ai ciclisti sportivi e non a chi vuole preferire la bici all'auto per spostarsi quotidianamente.
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Offline sim1

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Re:bici e rivoluzione culturale (riflessioni, campagne, segnaletica, ....)
« Risposta #4 il: Giugno 19, 2012, 10:07:20 am »
broono ha inserito l'unico motivo valido di quella campagna. I politici che si fan la foto.

Questo è il punto migliore dove guardare il cartello.



Guardando da dietro, si può notare che c'è la pista ciclabile (un tratto da cui non si può accedere, infatti non ci son strisce ne altro). Il cartello è da parte alla seconda macchina sullo sfondo.

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Foldan

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Re:bici e rivoluzione culturale (riflessioni, campagne, segnaletica, ....)
« Risposta #5 il: Giugno 19, 2012, 11:14:43 am »
una cosa così tanto stupida che non meritava pubblicità. Un cartello idiota (ovviamente fatto da un i****a, ovvero Antonio Rossi il campione olimpico che ha vinto un decimo di quello vinto dalla Idem o Vezzali - il testimonial di quelli che vogliono la cava sul Cronizzolo a poche centinaia di metri da San Pietro al Monte una delle opere romaniche più importanti del mondo).
Secondo me è sbagliato bollare un'iniziativa come "stupida" solo perchè Antonio Rossi ha vinto meno della Idem o della Vezzali, o lo ritieni "idiota" per avere sostenuto anche altre campagne più discutibili. I giudizi sulla persona potremmo risparmiarceli. Il giudizio sull'iniziativa secondo me è apprezzabile.


Sulla strada dove è stato messo (quella che da Galbiate va a Oggiono) quasi in corrispondenza di una rotonda, chiedi a quelli che ti sfrecciano da parte a 110 all'ora se è vero che c'è tutto sto spazio. Inoltre ci son punti in cui sono presenti svincoli e passaggi a livello. Quindi le macchine occupano lo spazio OLTRE la carreggiata. Ma c'è spazio per tutti, certo, infatti sui muri di cinta delle case c'è un sacco di spazio. Il limite di velocità su questa strada è 70 all'ora. Non mi pare una strada in cui tutti abbiano spazio. Potevano mettere il limite di 50 e soprattutto mettere quegli autovelox di plastica (tipo strade di Bergamo) se volevano veramente fare qualcosa.
Proprio perchè ti sfrecciano a 110 o occupano tutta la carreggiata non è stupido mettere un cartello che segnala con una sola immagine la presenza di ciclisti, la necessità di reciproca attenzione, il buonsenso. Costa poco, e comunque male non fa di certo.  Se il cartello l'avessero messo in un sentiero sperduto del bosco magari sarebbe stato più stupido. Ma da quel che dici, l'hanno messo proprio dove se ne sentiva l'esigenza.
Quanto al limite di velocità, quello è un limite massimo che può essere tenuto in condizioni ottimali della strada, del traffico, della visibilità. Non autorizza ad andare sempre a 70 facendo il pelo al ciclista. E il cartello saggiamente invita all'attenzione e al buonsenso: è il metodo della prevenzione e della sensibilizzazione piuttosto che quello dell'autovelox, delle contravvenzioni o del conflitto fra utenti della strada.
Poi sì, si poteva fare di più. Ma aver fatto di meno è comunque meglio che aver fatto niente o sbagliato.

Scusate lo sfogo, ma a me tutti sti amanti della bicicletta che li vedi andar in giro in autoblu mi fanno girare le scatole.
Ma perchè non vuoi accogliere i contributi alla causa che possono venire da qualsiasi parte? Magari Rossi ama il kayak più della bicicletta e userà persino l'autoblu, ma quando fa la sua parte, senza gravare sul contribuente, senza danneggiare nessuno, ed anzi sollecitando il buonsenso e il rispetto reciproco fra gli utenti della strada, merita un plauso più che un insulto.

Obiettivamente, e senza pregiudizi o faziosità di sorta, io non mi sento di criticare l'iniziativa. Anzi.


Foldan

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Re:bici e rivoluzione culturale (riflessioni, campagne, segnaletica, ....)
« Risposta #6 il: Giugno 19, 2012, 11:41:13 am »
Spero che oltre ai cartelli ci sia stata una campagna informativa per spiegare gli stessi agli automobilisti (e a qualche ciclista).
Sì certo... un po' come per tutti i cartelli stradali. C'è un vigile che raccoglie tutti i numeri di telefono degli automobilisti che passano di lì almeno una volta. Poi una gentile vigilessa telefona a ciascuno e gli spiega cosa significa il disegno del cartello. Lo stesso per informare qualche ciclista, potremmo raccogliere i numeri di telefono di tutti i ciclisti alle critical mass e poi li facciamo chiamare dalla vigilessa che gentilmente spiegherà cosa significa in fila per uno o per due, o "buonsenso", pacifica convivenza di tutti o "senza creare intralcio alla circolazione".  :P

Noto, ma non conoscendo la zona potrei sbagliarmi, che i cartelli sono posizionati su statali e comunque "nei luoghi preferiti dai cicloturisti", come si può leggere nell'articolo. La cosa mi lascia perplesso in quanto si parla di "incentivare la mobilità dolce a beneficio dell?ambiente e della salute" ma poi ci si riferisce ai ciclisti sportivi e non a chi vuole preferire la bici all'auto per spostarsi quotidianamente.
I cicloturisti non sono necessariamente ciclisti sportivi anche se poi lo stesso ciclista ha una bici per fare sport, una per fare turismo e un'auto...tutto nello stesso garage. Il cartello in ogni caso raffigura una bici e non una bici da corsa o da touring. Insomma il messaggio è chiaro e condivisibile. Non capisco le ragioni di ostilità o di cercare il pelo nell'uovo per bocciare un'iniziativa che con pochi soldi (il costo del cartello stradale!) lancia un messaggio di saggezza, rispetto reciproco e buonsenso, immediatamente comprensibile da tutti gli utenti della strada.

Offline sim1

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Re:bici e rivoluzione culturale (riflessioni, campagne, segnaletica, ....)
« Risposta #7 il: Giugno 19, 2012, 12:49:50 pm »
Primo. Pensavo di aver scritto in italiano.

Secondo. Antonio Rossi viene considerato (e si considera visto che ha accettato di fare il portabandiera alle olimpiadi) uno degli olimpionici più famosi nonostante abbia vinto un decimo se non meno di altri sportivi.

Terzo. Sostenere la cava del Monte Cornizzolo (forse indirettamente, ma essendo sponsor di Unicalce magari non è così indiretto. Se faccio il testimonial della Beretta o delle Fiocchi non è che poi posso dire di essere contrario alla caccia), a poche centinaia di metri da San Pietro al Monte (sito candidato all'Unesco) non mi sembra sto colpo di  genio.

Quarto. Non ho dato nessun giudizio sulla persona, ma su quello che fa.

Quinto. Uno che sfreccia a 110 su una strada in cui c'è il limite a 70 credi che guardi i cartelli? Forse non ha proprio tutto sto senso civico. Ma sicuramente quel cartello (quando lo guarderà) aumenterà il suo senso civico.

Sesto. Probabilmente vivi in un'isola felice. Io vivo in Italia e la gente pensa che, visto che entro i 40 km/h non ti ritirano la patente, se  c'è scritto 70 si ha il diritto di andare a 110 Km/h. Forse non lo sai, ma è quello il motivo per cui si mette limite 30 nelle zone ciclabili.

Settimo. Per un periodo sulle tangenziali milanesi son stati messi i cartelli 70 km/h (campagna di sensibilizzazione per l'inquinamento) lasciando gli autovelox con il limite 90 km/h. Sai quanti andavano a 70? Nessuno, dati alla mano. E nessuno penso sia come dire 100% di persone che se ne fregavano. Questa è la forza delle campagne di sensibilizzazione.

Ottavo. A Milano da quando ci son i cartelloni luminosi salvaiciclisti ci son stati gli stessi incidenti di quando non c'erano. Altro esempio di campagna di sensibilizzazione.

Nono. Essendo io abitante nella Provincia di Lecco, e pagando le tasse in Provincia di Lecco, si, Antonio Rossi usa i miei soldi. e quindi grava su di me contribuente. Anche il suo stipendio grava su di me contribuente. Considerando il fatto che le province (continuano a dirlo un pò tutti) dovrebbero essere eliminate, mi pare rubino abbastanza soldi a tutti i contribuenti.

Decimo. Visto che i decaloghi son sempre visti di buon occhio. Non cerchiamo di trovare il giusto in iniziative stupide ed inutili che servono solo per la bella faccia dei politici. Se non capiamo questo non c'è nessuna speranza.

Saluti.



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Offline Hopton

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Re:bici e rivoluzione culturale (riflessioni, campagne, segnaletica, ....)
« Risposta #8 il: Giugno 19, 2012, 01:52:24 pm »
Confesso che quando ho postato questa iniziativa ho immaginato che potesse generare discussioni. Forse perché io stesso mi sono sentito diviso tra un tiepido apprezzamento (della serie male non può fare, e comunque è a basso costo) ad argomentazioni decisamente più scettiche, per capirci vicine a quelle di Sim.
I cartelli sono posti credo su provinciali, del resto sono stati messi dalla provincia. Su strade insomma dove la gente va tranquillamente a 110/h, per cui quando vai in bici anche se non ti asfaltano ti fanno comunque barcollare per il semplice spostamento d'aria. Salvo poi ovviamente incolonnarsi alla successiva rotonda o semaforo... Purtroppo per quel genere di persone temo che valgano solo gli autovelox e il ritiro della patente, non è gente che perde tempo a leggere i cartelli.
OT Giusto perché se ne è accennato qui, fermo restando la mia perplessità sul politico Rossi, e premettendo che ne so poco di sport: ma non ha vinto 4 medaglie d'oro e una d'argento in 5 olimpiadi consecutive? Perché se è così non mi sembra tanto poco. Ripeto, questo nulla cambia su considerazioni di altro tipo come il discorso sulla cava a cui accennava Sim, o al giudizio su questa iniziativa.
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Offline Hopton

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Re:bici e rivoluzione culturale (riflessioni, campagne, segnaletica, ....)
« Risposta #9 il: Giugno 19, 2012, 01:55:12 pm »
rimetto il link, quello postato non funziona
http://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/2012/06/15/729773-lecco_cartelli_cicilisti.shtml
Credo che il link da me postato funzioni se navighi su safari, infatti ho scritto dal cell.
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Offline occhio.nero

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Re:bici e rivoluzione culturale (riflessioni, campagne, segnaletica, ....)
« Risposta #10 il: Giugno 19, 2012, 02:00:43 pm »
Plachiamo gli animi ed argomentiamo serenamente.  ;)
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Re:bici e rivoluzione culturale (riflessioni, campagne, segnaletica, ....)
« Risposta #11 il: Giugno 19, 2012, 02:17:44 pm »
OT Hop? Se controlli su wikipedia (c'è proprio la tabella) puoi notare che le medaglie d'oro sono tre. Ma indipendentemente da questo non è l'olimpionico per eccellenza. Ma quello non mi importa mica troppo. FINE OT


"I cartelli sono posti credo su provinciali, del resto sono stati messi dalla provincia. Su strade insomma dove la gente va tranquillamente a 110/h, per cui quando vai in bici anche se non ti asfaltano ti fanno comunque barcollare per il semplice spostamento d'aria. Salvo poi ovviamente incolonnarsi alla successiva rotonda o semaforo... Purtroppo per quel genere di persone temo che valgano solo gli autovelox e il ritiro della patente, non è gente che perde tempo a leggere i cartelli."

E' esattamente quello che penso io, e tu Hop, conosci bene di che strade si parla. Prendiamo per ipotesi che me ne frego della sicurezza dei ciclisti, ma possibile che in quella strada non c'è manco un passaggio pedonale che ti permetta di attraversare (anche in corrispondenza della fermata del treno)? E neanche un attraversamento ciclopedonale per immettersi nel pezzo di pista realizzata che ti eviterebbe di rischiare la vita nella zona rotonde? Questa, a mio modesto avviso, non è una campagna di sensibilizzazione. E' una presa per il culo. Allo stesso costo (se non qualcosina meno) si potevano infilare due cartelli lampeggianti ed un attraversamento. Però non avrebbe fatto "notizia".

Federico. E' proprio perchè pedalo in questa strada che mi girano  ;D ;D ;D Quindi il tuo consiglio non funziona in questo caso  ;D ;D ;D ;D Come quello che mi avevi dato per il movimento centrale...se sfogo la rabbia su li mi si rompe ancora!!  ;D

Il mio consiglio (mio, personale) è di diffidare dal dare pubblicità a delle iniziative che servono solo a chi le ha realizzate.

Ma questo è solo il mio parere  ;)

P.S. Sono in crisi d'astinenza da Karma negativo...sono fermo a -4. Help.
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Foldan

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Re:bici e rivoluzione culturale (riflessioni, campagne, segnaletica, ....)
« Risposta #12 il: Giugno 19, 2012, 03:18:10 pm »
 
Primo. Pensavo di aver scritto in italiano.
Secondo. Antonio Rossi viene considerato (e si considera visto che ha accettato di fare il portabandiera alle olimpiadi) uno degli olimpionici più famosi nonostante abbia vinto un decimo se non meno di altri sportivi.
Terzo. Sostenere la cava del Monte Cornizzolo (forse indirettamente, ma essendo sponsor di Unicalce magari non è così indiretto. Se faccio il testimonial della Beretta o delle Fiocchi non è che poi posso dire di essere contrario alla caccia), a poche centinaia di metri da San Pietro al Monte (sito candidato all'Unesco) non mi sembra sto colpo di  genio.
Questi primi 3 punti del decalogo... che c'entrano? non è che se vinceva una medaglia in più l'iniziativa diventava migliore o peggiore. E nemmeno c'entrano le altre iniziative discutibili o meno. Ma perchè bisogna giudicare i fatti solo in base agli autori? I fatti sono che quella iniziativa può essere inutile ma non dannosa. Non genera ostilità, non alimenta conflitti, non costa molti soldi, non è alternativa a iniziative migliori e ulteriori... è un ottimo paretiano. Perchè bocciarla solo argomentando con pregiudizi sociopolitici sull'autore?

Quarto. Non ho dato nessun giudizio sulla persona, ma su quello che fa.
A Simò... e meno male che scrivi in italiano! Hai scritto testualmente il seguente giudizio incontinente proprio sulla persona:
Citazione
Ovviamente fatto da un i****a, ovvero Antonio Rossi il campione olimpico che ha vinto un decimo di quello vinto dalla Idem o Vezzali - il testimonial di quelli che vogliono la cava sul Cronizzolo a poche centinaia di metri da San Pietro al Monte una delle opere romaniche più importanti del mondo



Quinto. Uno che sfreccia a 110 su una strada in cui c'è il limite a 70 credi che guardi i cartelli? Forse non ha proprio tutto sto senso civico. Ma sicuramente quel cartello (quando lo guarderà) aumenterà il suo senso civico.

Sesto. Probabilmente vivi in un'isola felice. Io vivo in Italia e la gente pensa che, visto che entro i 40 km/h non ti ritirano la patente, se  c'è scritto 70 si ha il diritto di andare a 110 Km/h. Forse non lo sai, ma è quello il motivo per cui si mette limite 30 nelle zone ciclabili.

Settimo. Per un periodo sulle tangenziali milanesi son stati messi i cartelli 70 km/h (campagna di sensibilizzazione per l'inquinamento) lasciando gli autovelox con il limite 90 km/h. Sai quanti andavano a 70? Nessuno, dati alla mano. E nessuno penso sia come dire 100% di persone che se ne fregavano. Questa è la forza delle campagne di sensibilizzazione.

Ottavo. A Milano da quando ci son i cartelloni luminosi salvaiciclisti ci son stati gli stessi incidenti di quando non c'erano. Altro esempio di campagna di sensibilizzazione.
Ripeto: può essere inutile ma male non fa. Dunque perchè non farlo?


Nono. Essendo io abitante nella Provincia di Lecco, e pagando le tasse in Provincia di Lecco, si, Antonio Rossi usa i miei soldi. e quindi grava su di me contribuente. Anche il suo stipendio grava su di me contribuente. Considerando il fatto che le province (continuano a dirlo un pò tutti) dovrebbero essere eliminate, mi pare rubino abbastanza soldi a tutti i contribuenti.
Ma perchè la devi buttare in politica? La provincia è competente per la gestione delle strade. Non è che abolendola risparmi i soldi della gestione delle strade,  solo dovrai pagare (non è detto che si risparmi) per affidare quella competenza a qualcun altro. E comunque finchè non vengono abolite, mi pare siano organi elettivi previsti dalla Costituzione. E se hai notizia che Rossi stia "rubando" qualcosa denuncialo alla Procura ma non calunniarlo. (Comunque non aver vinto quanto la Idem non è reato e neppure un'aggravante)  ;D
Resta il fatto che spendere due soldi per 20 cartelli stradali che invitano alla pacifica convivenza stradale non mi pare possa scandalizzare nessuno.

Decimo. Visto che i decaloghi son sempre visti di buon occhio. Non cerchiamo di trovare il giusto in iniziative stupide ed inutili che servono solo per la bella faccia dei politici. Se non capiamo questo non c'è nessuna speranza.
Di iniziative stupide, persino controproducenti, dannose, al confine della legalità, con inutile sfoggio di simboli politici (ora ostentati, ora ipocritamente velati) se ne vedono fin troppe.
Però direi che quando non fanno danno, e non costano troppo, possiamo tollerare che Antonio Rossi faccia mettere dei cartelli stradali sulle strade provinciali, che Pizzarotti si faccia fotografare con la pieghevole del noto megastore francese, che il presidente del municipio I a Roma dichiari alla stampa che aprirà (un giorno) i sensi unici della circoscrizione... insomma. Direi che ci sta tutto. Poi ognuno vota quello gli pare. Anche nessuno di questi.


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« Risposta #13 il: Giugno 19, 2012, 03:42:36 pm »
Foldan...non è che mi nascondi che sei il figlio di Antonio Rossi?  ;D

i****a perché quelle azioni mi paiono degne di una persona senza intelletto.

Foldan, io son dell'idea che fare una cosa che non serve a nulla, cioè che non raggiunge neanche in minima parte il suo scopo, non va fatta. Fosse anche 100 euro, son soldi buttati nel cesso.

Io non la butto in politica (non so, ma magari non hai letto i miei commenti in cui dicevo di essere anarchico individualista e qui Jaaymz (tra l'altro, che fine ha fatto??? :o :o) potrebbe venire in mio soccorso) ma invece dei cartelli magari potevano tappare le buche presenti sulle strade, o rifare la segnaletica orizzontale (tutte cose presenti nella strada citata) o fare un attraversamento pedonale. Io assolutamente non calunnio Antonio Rossi. Io dico semplicemente la verità. I politici (tutti, suvvia evitiamo il politicamente corretto) rubano. Fosse anche il loro stipendio. Ma non è calunniare questo, è una considerazione personale. Considerando che un milione di persone aveva votato per il referendum, ovviamente non fatto, venendo meno alla Costituzione, allora posso dire anche che le Province non servono senza andare contro la Costituzione.

Il problema, ti ripeto, è che io non stavo assolutamente parlando di politica. Mentre penso che tu te la sia presa magari perché ho offeso il politico che è in te. E magari della stessa sponda di Rossi.

Jaaymz ti può dire (ri a proposito...dov'è finitooooooooooooo!!!) che ho criticato pisapia, fassino e altri che manco ricordo (non che sia un problema dimenticarli...).

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Re:bici e rivoluzione culturale (riflessioni, campagne, segnaletica, ....)
« Risposta #14 il: Giugno 19, 2012, 03:44:35 pm »
A me quel cartello piace (e sti cazzi direte voi :) ).

Chi non va in bici non ha idea di quanto sia pericoloso lo spostamento d'aria per un ciclista,
magari così può trovare uno spunto per capirlo.
Parcheggium trovatus ! Dahon Classic I and others
e ora un consiglio commerciale: OCCHIO ALLE BORSE KLICKFIX !!! http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=524.msg21158#msg21158

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