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Autore Topic: Rizzato Duemila 2000: la pieghevole vintage  (Letto 24751 volte)

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Offline occhio.nero

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Rizzato Duemila 2000: la pieghevole vintage
« il: Luglio 16, 2011, 10:48:33 am »
tratto da www.users.globalnet.co.uk/~hadland/duemila.htm

The Duemila
An unusual 1960s Italian folder



http://hadland.wordpress.com/2012/06/27/the-duemila/ e
http://www.embacher-collection.at/radseiten/8-15-DUEMILA-en.html


The Italians have never produced a really good small-wheeled bicycle, despite their considerable engineering tradition. They have, however, occasionally produced interesting machines that provide a talking point - even if the riding experience is less than exhilarating.
The Duemila, made in Padua, was a case in point. The interesting aspects were the exceptional fore and aft adjustment of the motor-scooter-style saddle and the integral front carrier, created by the unusual fork configuration.

Opposite is the front of an English-language brochure for the bike, showing how all the family could ride it - though ideally not at the same time. There is no evidence that the bike was ever marketed in the UK, which at the time (mid to late 1960s) was not part of the European Common Market, as the EC was then known.


The back of the brochure is shown opposite. This shows not only the adult version but the children's model, the Duemila Minor.
The photo below, which I took in Bruges (Belgium) in the summer of 1970, shows the only Duemila I have ever seen. Any further information would be appreciated.


In response to the above comment, Imke Tietje wrote from Hamburg in Germany. Her father-in-law inherited a Duemila and a picture of this machine is shown below, right. Imke also pointed out that Michael Embacher's excellent website has a picture of a Duemila: www.sammlung-embacher.at/
« Ultima modifica: Giugno 26, 2013, 01:16:23 pm by occhio.nero »
Federico
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Offline occhio.nero

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Re:Rizzato Duemila 2000: la pieghevole vintage
« Risposta #1 il: Giugno 05, 2012, 10:28:05 am »
da altra discussione:
La pieghevole 2000  :)



Federico
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Online Sbrindola

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Re:Rizzato Duemila 2000: la pieghevole vintage
« Risposta #2 il: Giugno 05, 2012, 10:36:18 am »
Aggiungo i miei contributi fotografici.... era impossibile passarle accanto senza dedicarle attenzione!







PS: so che non è un dato significativo per un mezzo del genere e che con una linea così le si perdona tutto, ma ..... pesa quanto una porta blindata! ;D
« Ultima modifica: Giugno 06, 2012, 12:43:49 am by Sbrindola »

Offline alek78

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Re:Rizzato Duemila 2000: la pieghevole vintage
« Risposta #3 il: Luglio 16, 2012, 11:13:14 pm »
Per chi volesse cimentarsi con un restauro segnalo una 2000 in vendita:

anzi no, è meglio non dirvi ancora nulla...

Nel frattempo aggiorno i link del post di Federico che sono cambiati:
http://hadland.wordpress.com/2012/06/27/the-duemila/ e
http://www.embacher-collection.at/radseiten/8-15-DUEMILA-en.html



Il peso registrato alla Embacher Collection è di 43 libbre cioè 19,5 Kg :-\ ed è pure monomarcia :D
« Ultima modifica: Luglio 18, 2012, 11:13:32 am by alek78 »
Parcheggium trovatus ! Dahon Classic I and others
e ora un consiglio commerciale: OCCHIO ALLE BORSE KLICKFIX !!! http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=524.msg21158#msg21158

Offline beaturbano

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Re:Rizzato Duemila 2000: la pieghevole vintage
« Risposta #4 il: Luglio 17, 2012, 09:30:10 am »
se ne volete vedere una da vicino con poco sforzo a Torino, Pietrosanto ne ha una appesa nel suo negozio.
citizen cyclist [utente leggero della strada]
non possiamo pretendere di risolvere i problemi pensando allo stesso modo di quando li abbiamo creati - albert einstein ||| è una questione di qualità - cccp

Offline franck

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Re:Rizzato Duemila 2000: la pieghevole vintage
« Risposta #5 il: Gennaio 21, 2016, 07:07:09 pm »


   Torno con questa mia nuova “creazione” a proporvi il restyling di vecchie bici pieghevoli impropriamente chiamate graziella ma che certamente si sono distinte per originalita’, e funzionalita’.
La bici pieghevole che vado a presentarvi è l’Imperial 2000 della ditta Cesare Rizzato della quale durante uno dei miei peregrinaggi sul Web avevo visto sul sito Thriller graziella un esemplare restaurato e che immediatamente mi aveva fatto tornare indietro di circa 50 anni, si trattava della “graziella del mio amico Masino, compagno di tante scorribande fatte nei pomeriggi estivi nel mio paese.
Questo modello insieme ad altri tre si distingueva dalla miriade di cloni che adottavano tutte il medesimo telaio (Susy della Carraro, Legnano a canna dritta ed Aquiletta della Bianchi.
A quei tempi gia’ avevo avuto modo di notare le peculiarità di tutte (Robustezza del telaio, Manegevolezza, versatilità). Inoltre lo stesso di distingueva certamente per la struttura che con i due semigusci stampati del carro posteriore  prefigurava (seppur solo stilisticamente) le attuali creazioni in composito.
Mi sono pertanto messo in moto e, dopo aver “contagiato un mio collega assolutamente profano in materia di pieghevoli ma che nella sua memoria era rimasta impressa quella bici particolare con quel “sellone antidiluviano”, scovato un telaio che giaceva addossato ad un pollaio in quel di Palidoro (Roma) siamo andato a prenderlo pagandolo ben 50 euro      e, subito dopo ho iniziato il restauro o meglio la preparazione per la sua rinascita a nuova vita.
Ho subito smontato la bici in mille pezzi ed ho fatto sabbiare il telaio per assicurarmi che non ci fossero fratture o lesioni di alcuna natura,  ho creato della flange in lamiera d’acciaio opportunamente sagomate da affiancare saldandole alle flange originali di attacco della ruota posteriore per poterne raddoppiare lo spessore e quindi eliminare il “difetto che questa bici manifestava e cioe’ della tendenza a piegarsi degli attacchi ruota con conseguente disallineamento delle ruote stesse. Dopo aver eseguito la saldatura con un disco ho pulito il tutto ed ho allineato le battute dell’asse posteriore. 
  Ho creato dei tubetti in ferro saldandoli al telaio in modo che fungessero da guide per le guaine specialmente sin carro posteriore dove ho progettato di montare un cambio previa saldatura dello specifico attacco nonche’ istallare un cambio interno Sturmey&archer a 5 velocita’.         
Si è proceduto a revisionare i freni ripulendoli e lubrificandoli, i due semimanubri sono stati verniciati con sistema elettrogalvanico in nero opaco cosi’ da evitare la loro sverniciiatura e nel contempo ho praticato due fori con alloggiamento di tubi passaguaina onde poter infilare le guaine all’interno del manubrio come nelle bici da corsa, inoltre sono stati saldati dei “fazzoletti in lamiera in corrispondenza dei fori passaguaina sul telaio per scongiurare l’indebolimento dello stesso.
 
 
 
 
   Ho montato due prolunghe corte sul manubrio che fungono alche da alloggiamento per i due comandi “shifters” a mo’ di bici da crono.
 Ho ricostruito con del plexiglass trasparente i due portapacchi
 ed ho creato delle staffe atte al montaggio di una guarnitura corsa vintage con corone rispettivamente da 42 e 52 denti.
            Infine e’ stato verniciato il telaio utilizzando il rosso metallizzato delle ultime Peugeot ( avrei voluto esagerare con il rosso fluorescente utilizzato per i cerchioni delle Honda moto gp ma c’erano problemi ed ho dovuto rinunciare).
       Ho creato un telaio supplementare per poter utilizzare una sella da corsa in luogo del “Bananone originale”.
 Dopo aver rimontato il tutto grazie anche all’aiuto del “Mago” Augusto Antonelli, ho voluto esagerare acquistando gomme Vee Rubber nella misura 20 x 1,60 e 20 x 1,50 rispettivamente al posteriore ed all’anteriore con pressione di gonfiaggio di 7 e 5 atmosfere.
Sto procedendo all’istallazione di una tripla al posteriore previo taglio di una ruota libera 6v shimano utilizzando i rapporti più piccoli (14-16-18) previa tornitura di un pignone originale sturmey  e saldatura dell’”anello” ricavato all’interno del pacco pignoni realizzato.
 Ho inoltre acquistato due fari led sia al posteriore che all’anteriore presso un negozio di cinesi spendendo pochissimo.
Il risultato finale è una bici particolarissima, che certamente non passa inosservata realizzata utilizzando molto materiale usato e che si distingue per la sua estrema versatilità con il telaio basso che ne consente l’utilizzo senza necessariamente doversi “bardare” da atleta, con la quale si puo’ tranquillamente uscire per andare a “prendere il pane” oppure per una bella gita che qui appare insieme al suo proprietario Alfredo.
  Si distingue per l’estrema scorrevolezza e comunque ho in mente di dotarla, non appena le finanze del mio amico Alfredo glielo consentiranno, di una motorizzazione sulla ruota anteriore previa istallazione di una batteria sul portapacchi anteriore.
 
P.S. poiche’ il mezzo e’ entrato di diritto a far parte della famiglia il mio amico la lascia “riposare” in sala sul divano.
 
Cordiali saluti. Ci aggiorniamo con la “Super Aquiletta”.


































« Ultima modifica: Gennaio 22, 2016, 07:22:13 pm by occhio.nero »

Offline nino#

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Re:Rizzato Duemila 2000: la pieghevole vintage
« Risposta #6 il: Gennaio 21, 2016, 08:49:07 pm »
Fantastica realizzazione, partendo da una bici che è, tra l'altro, una stupenda antesignana delle easy-step!
Pieghevolista nel cuore (ex possessore di Dahon: Speed P8 e Ios XL) - Attualmente in sella di una bellissima CANYON Roadlite 5.
LASCIA L'AUTO PER LA BICI! FAI BENE A TE E FAI BENE A TUTTI!

Offline Andre@

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Re:Rizzato Duemila 2000: la pieghevole vintage
« Risposta #7 il: Gennaio 21, 2016, 10:54:25 pm »
Wwowow....sei da ammirare !!!! Hai fatto una capolavoro !!!  Bellabellabella
It's my Tern P9 ... Ex-Frecciarossa ... Bellizzzima  ::)    -    E-MtB: La Pinta

Offline boccia

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Re:Rizzato Duemila 2000: la pieghevole vintage
« Risposta #8 il: Gennaio 22, 2016, 07:25:28 am »
Bellissima realizzazione! :D

Giusto qualche domanda per capire meglio le tue scelte... :)
Come mai hai scelto di montare due pneumatici differenti tra anteriore e posteriore? :-\
Vedo un cambio al mozzo, un deragliatore posteriore e una doppia anteriore, ho visto male? Non sarà troppo? :D

Ancora i miei complimenti per il bel lavoro! ;)

Offline franck

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Re:Rizzato Duemila 2000: la pieghevole vintage
« Risposta #9 il: Gennaio 22, 2016, 02:43:06 pm »
Al Posteriore lo spazio tra la porzione di telaio ed il carro è ridotto, ho preferito, per privilegiare la scorrevolezza, montare pneumatici più piccoli senza però esagerare. per quanto attiene la scelta della rapportatura è significativo evidenziare che il cambio interno è a 5 rapporti ed io con l'adozione di una doppia corona innanzi tutto ho optato per una rapportatura "ragionevole" nell'utilizzo quotidiano senza privilegiare esigenze agonistiche ( ritengo che il rapporto base 42-14 =3 sia ideale per passeggiate senza sforzo) mi fanno infatti sorridere i vari tentativi di ricerca di corone da 54 denti ed oltre che mi riportano ai Conconi test con Moser.
Inoltre per implementare ulteriormente la rapportatura, come peraltro gia' descritto sto terminando la realizzazione di una tripla posteriore (14-16-18) che consentirà di poter affrontare agevolmente anche i tratti in salita. 

Offline Simone71

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Re:Rizzato Duemila 2000: la pieghevole vintage
« Risposta #10 il: Febbraio 08, 2016, 02:31:42 pm »
Io ne ho una completamente originale.
se riuscissi a postare l'immagine ....

Offline Matt-o

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R: Rizzato Duemila 2000: la pieghevole vintage
« Risposta #11 il: Febbraio 08, 2016, 10:03:18 pm »
Prova a seguire le istruzioni qui http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=5.0
Brompton M6L nera - CO2 NON emessa a settimana: 9.3 kg

Offline occhio.nero

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Re:Rizzato Duemila 2000: la pieghevole vintage
« Risposta #12 il: Agosto 22, 2016, 05:25:38 pm »
dalla nostra pagina facebook, le foto del restauro di Tonino:





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Tags: storia